Città della Pieve
Umbria

Il Restaurant

Situato in una vecchia stalla, il nostro ristorante è lo spazio dedicato alla degustazione.

Aperto in ogni momento su prenotazione, offriamo una varietà di prodotti genuini e locali. Il menu cambia ogni settimana ed è studiato in base alle disponibilità stagionali e all’umore dello chef.

Le diverse portate sono ideate per evolvere l’una nell’altra esaltando i sapori e regalando un’esperienza che è davvero legata al territorio. Dalla carta dei vini, costantemente in evoluzione, selezioniamo ogni settimana le nostre proposte in abbinamento al menu pur lasciando libera la scelta di ordinare qualunque altra cosa dalla carta.

La veranda è interamente dedicata agli aperitivi ed a tutte quelle situazioni nelle quali non ce la si sente di affrontare una cena vera e propria ma, piuttosto, si preferisce passare la serata in un ambiente più informale e conviviale con la bellissima vista sul lago.

Fra i punti chiave della nostra filosofia ci sono: la genuinità della materia prima, la ricerca dell’armonia fra tradizione e modernità, la semplicità e l’impatto ambientale; proprio per questi fattori abbiamo deciso di distaccarci dalla moderna ristorazione e di ritornare ad un approccio più “antico” ed autentico aprendo al pubblico solo su prenotazione, data la considerevole mole di attenzioni che un’azienda agricola richiede ogni giorno, ed offrendo un menu fisso senza opzione di scelta dei piatti, ovviamente al momento della prenotazione verranno richieste e prese in considerazione tutte le eventuali allergie ed intolleranze alimentari.

Comincio la mia avventura a 18 anni, quando mia madre mi regalò il corso da Sommelier AIS a Roma: lì, per la prima volta, la mia già presente curiosità per la cucina, si trasformò in vera passione durante il terzo livello del corso, quando imparammo ad abbinare il cibo al vino.

Nacque un percorso fatto di studio, sia “casalingo” che universitario, all’università di Viticoltura ed Enologia e, contemporaneamente, alla Boscolo Etoile Academy, durante il quale ho gettato le basi sia pratiche che teoriche di tutto il mio percorso professionale futuro.

Dopo una primo tentativo giovanile di apertura nel Viterbese, ho deciso di fare esperienza in altre parti del mondo, cercando di conoscere anche l’altra faccia della ristorazione rappresentata dagli hotel a cinque stelle.

Sono partito a fare la gavetta all’Armani Hotel di Dubai che mi ha aperto gli occhi sia sulla ristorazione alberghiera, sia sulla realtà professionale estera e mi ha dato la fiducia necessaria per gettarmi nel mio passo successivo in Cina, per la precisione a Changzhou, dove mi sono occupato dell’apertura del Tuscany Grill: il ristorante italiano appartenente al Marriott Hotel e del quale sono stato chef de cuisine per due anni.

La mia seconda tappa in Cina è stata a Pechino, al Regent Hotel, sempre come chef de cuisine e, dopo aver conosciuto mia moglie, ho deciso di riportare quello che avevo imparato in Italia e cercare di costruire una realtà che rispecchiasse sia la mia filosofia che la mia esperienza.

Nel 2024 siamo tornati in Cina per una breve consulenza a Chengdu dove, come executive sous chef, mi sono occupato della riapertura della steakhouse e della banchettistica del Grand Hyatt hotel.