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CROCUS Farm
crocus lab stilizzato

Città della Pieve
Umbria

crocus lab umbria

CROCUS, come nasce

L’azienda nasce dalla combinazione di due desideri.

Il primo è quello di condurre una vita sana, a contatto con la natura, dove si può trovare sia lo spazio sia il tempo di apprezzare e riscoprire i valori della tradizione, di sperimentare cose nuove sia in cucina che nella vita di tutti i giorni.

Il secondo è quello di condividere queste esperienze con chiunque abbia voglia di sedersi in veranda con del buon cibo, buon vino e buona compagnia.

rocus farm di davide carboni

Abbiamo quindi deciso di investire tutto il tempo e le risorse a nostra disposizione per costruire questa realtà neo-bucolica e per poter ospitare quei “viandanti” in cerca di un piccolo angolo dove rilassarsi.

La struttura occupa una posizione sopraelevata dalla quale si può godere sia della vista su Città della Pieve da un lato, sia del lago Trasimeno con due delle sue isole e Castiglione del Lago dall’altro; si trova lungo una percorso escursionistico che si può affrontare a piedi, in bici o anche a cavallo.

rocus farm di davide carboni

Situato nel cuore della zona del tartufo bianco umbro, il terreno, abbandonato per anni, è stato rimesso in opera con in mente l’idea di preservare lo sviluppo naturale: nell’area che presentava meli e ciliegi selvatici è stata rimessa in opera come frutteto, quella pianeggiante e più ricca di acqua ospita l’orto mentre il resto del bosco composto prevalentemente di piante tartufigene è destinato alla produzione di tartufo bianco, bianchetto e scorsone.

Lo CHEF

 

Comincio la mia avventura a 18 anni quando mia madre mi regalò il corso da Sommelier AIS a Roma, lì per la prima volta la  mia già presente curiosità per la cucina, si trasformò in vera passione durante il terzo livello del corso, quando imparammo ad abbinare il cibo al vino.

Da lì nacque un percorso fatto di studio sia “casalingo” che universitario, all’università di Viticoltura ed Enologia e, contemporaneamente, alla Boscolo Etoile Academy, durante il quale ho gettato le basi sia pratiche che teoriche di tutto il mio percorso professionale futuro.

Dopo una primo tentativo giovanile di apertura nel Viterbese ho deciso di fare esperienza in altre parti del mondo cercando di conoscere anche l’altra faccia della ristorazione rappresentata dagli hotel a cinque stelle.

Sono partito a fare la gavetta all’Armani Hotel di Dubai che mi ha aperto gli occhi sia sulla ristorazione alberghiera, sia sulla realtà professionale estera e mi ha dato la fiducia necessaria per gettarmi nel mio passo successivo in Cina, per la precisione a Changzhou, dove mi sono occupato dell’apertura del Tuscany Grill: il ristorante italiano appartenente al Marriott Hotel e del quale sono stato chef de cuisine per due anni.

La mia ultima tappa in Cina è stata a Pechino, al Regent Hotel, sempre come chef de cuisine e, dopo aver conosciuto mia moglie, ho deciso di riportare quello che avevo imparato in Italia e cercare di costruire una realtà che rispecchiasse sia la mia filosofia che la mia esperienza.